I più grandi ciclisti italiani - Coppi e Bartali

L'Italia degli anni '30/'40 riviveva nelle gesta sportive di due grandi campioni, entrati nella leggenda e nell'immaginario collettivo quando si parla di sana rivalità sportiva, che incarnavano anche la spaccatura politica che stava avvenendo nel nostro Paese: Fausto Coppi e Gino Bartali.

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Fausto Coppi

Fausto Coppi

Fausto Coppi, chiamato "Il Campionissimo" o "L'Airone" nato nel 1919 è uno degli atleti simbolo dello sport italiano nel mondo e del ciclismo internazionale. Vincitore di cinque Giro d'Italia e due Tour de France ( nel 1949 vince entrambe le corse a tappe ), oltre che campione del mondo nel 1953 e campione mondiale di inseguimento su pista nel 1947.

Gino Bartali

Gino Bartali

Gino Bartali, nato nel 1914, fu incoronato vincitore di tre Giro d'Italia ( '36, '37 e '46 ) e due Tour de France ( '38 e '48 ) oltre a quattro Milano-Sanremo. A detta di molti, il suo palmares poteva essere più ricco, se non fosse stato condizionato dall'arrivo della Seconda Guerra Mondiale, che ha fermato l'attività ciclistica proprio nei suoi anni migliori.

Felice Gimondi - Campione in tutti i Grandi Giri

Felice Gimondi, classe '42, è uno dei sette corridori ad aver vinto tutti e tre i Grandi Giri ( Giro d'Italia tre volte, Tour de France e Vuelta a Espana ), impresa che lo ha proiettato nel gotha del ciclismo.

È storica la sua rivalità con il "Cannibale" belga Eddie Merckx, attivo negli stessi anni; pur avendo gareggiato contro uno dei ciclisti più vincenti della storia, il palmares di Gimondi è da record, con nove podi al Giro d'Italia e sette vittorie di tappa.

Felice Gimondi
Moser e Saronni

Moser e Saronni - Sfida tra campioni del mondo

Parlando di rivalità storiche nel ciclismo, non si può non citare l'eterna rivalità tra Francesco Moser "Lo Sceriffo", per la sua capacità di tenere in mano il gruppo durante le gare e Saronni, tra il 1978 ed il 1986. Entrambi vincitori di un campionato mondiale su pista, Moser detiene tuttora il record di vittorie su strada ( 273 ) precedendo lo stesso Saronni ( 193 ) e Mario Cipollini; inoltre è il terzo ciclista mondiale in classifica di sempre per vittorie di tappa. Saronni, dal canto suo, tra l'82 e l'83 ha fatto incetta di vittorie: Milano-Torino, Tirreno-Adriatico, Giro del Trentino, Giro di Svizzera, Campionato Mondiale, Milano-Sanremo e Giro d'Italia.

Vincenzo Nibali - Lo Squalo dello Stretto

Vincenzo Nibali è senza ombra di dubbio uno tra i ciclisti italiani recenti più vincenti ed amati dai fans; per il suo modo di interpretare le gare, sempre all'attacco e con tenacia, si è guadagnato l'appellativo di "Squalo dello Stretto", anche per le sue origini messinesi.

Guardando il palmares di Nibali si rimane impressionati: due Giro d'Italia, un Tour de France, una Vuelta a Espana, due Giro di Lombardia ed una Milano-Sanremo. Affermandosi in tutte queste corse, Nibali è uno dei due italiani (insieme a Gimondi) ad aver vinto tutti i Grandi Giri e due Classiche Monumento.

Vincenzo Nibali
Marco Pantani

Marco Pantani - Il Pirata vincitore di Giro e Tour de France

La memoria degli italiani amanti del ciclismo, se si parla di grandi campioni, non può che tornare anche alle gesta di Marco Pantani, corridore romagnolo soprannominato "Il Pirata" per il suo modo di indossare la bandana durante le gare.

È stato l'ultimo ciclista ad aver vinto nello stesso anno Giro d'Italia e Tour de France, infiammando i pomeriggi italiani dell'estate del 1998. Considerato uno dei migliori scalatori di sempre, Pantani fu fermato nel 1999 per livelli di ematocrito alto e da quella sospensione, con il conseguente clamore mediatico, non riuscì più a riprendersi.

Mario Cipollini - Lo sprinter campione del mondo

Mario Cipollini

Menzione speciale va anche a Mario Cipollini, corridore toscano classe '67, che non ha mai vinto una corsa a tappe, ma, grazie alla sua forza negli sprint ( da qua il soprannome "Re Leone" o "Super Mario"), si è aggiudicato il Mondiale di Ciclismo nel 2002), oltre che 42 tappe del Giro d'Italia e 12 del Tour de France, quasi tutte in volata, all'ultimo respiro.